di quell'enorme dimora cui appartengoresta solo il tavolo,interno,
sterminate paludi
il chiarore della luna mi illumina da angoli diversi
il sogno della fragile ossatura sta lì come sempre
come un'impalcatura non ancora smantellata
e ci sono impronte di fango sulla pagina bianca
e poi,certo,ci sei tu,seduta di fronte a me
le scintille azzurro cielo che ostenti nel palmo
diventano legno secco,si trasformano in cenere
Lennon
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